22 nov 2015

Essere il viaggio

  
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Prima di partire per un viaggio bisogna aver chiara la meta.
Probabilmente questa massima andrà bene per chi davanti allo specchio passa ore a pettinarsi con lacca e gel in quantità industriale, per chi ha bisogno di pianificare ogni singolo spostamento e ogni dettaglio sulla mappa. A noi questo viaggio non piace, lo preferiamo un po’ più scombinato nella forma e nella sostanza. Cominciamo a svuotare la mente e a tracciare una direzione fatta di istinto, lo stesso che lungo la strada ci fa godere il percorso senza pensare al traguardo. Viaggiare significa essere la “pelle” della strada che si sta percorrendo, con una valigia fatta di curiosità e cuore. Dobbiamo sentire il vento del viaggio, assaporando un cibo fatto di esperienze nuove e posti veri, un po’ nascosti magari ma comunque pieni di quella imprevedibilità e fuori dagli schemi. Siamo viaggiatori solo se riusciamo a identificarci con il singolo momento vissuto lungo il tragitto. Prima della destinazione dobbiam riscoprire tutto ciò che ancora non sappiamo di noi. Il viaggio è questo: riscoperta. Il vero luogo da esplorare è il nostro spirito libero, quello che non bada al look dei capelli ma ci spettina la vita con emozione e ritmo.

Prima di partire per un viaggio non pensiamo al “dove” ma al “chi” che abbiamo bisogno di riscoprire per non avere né andata né ritorno ma semplicemente un nuovo pezzo di mondo che ci attraversa dentro.