26 nov 2015

Pescara by night

  
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Finalmente arriva il tanto desiderato e atteso week-end!!!!!
Non solo nel fine settimana, ma anche dopo una lunga giornata lavorativa, ci vuole un aperitivo o un semplice bicchiere di vino per alleviare e dimenticare i pensieri legati all’ufficio, oppure allo studio. Potrete dimenticarli addirittura fino alle 2.00 di notte! ;)

Liberiamo la mente, spettiniamoci, facciamo una passeggiata nel centro pedonale di Pescara, zona piazza Muzii, lungo via Clemente de Cesare e via Cesare Battisti. 
Potrete trovare tanti bar, locali e ristoranti che soddisferanno qualsiasi gusto e capello.
Una zona sempre piena di gente, vivace ed effervescente, dove poter ritrovare amici o farne di nuovi, perché non è nulla sorseggiare il “nettare degli dei” senza una buona compagnia, due chiacchiere e una sana risata.

Si parte da Don Gennaro, il locale storico per eccellenza, nato addirittura nel 1918.
Oggi è una bottiglieria che vende ogni genere di amari, liquori, vini, champagne e birre artigianali, soprattutto abruzzesi.
Il rapporto qualità/prezzo è più che ragionevole e con una spesa esigua è la tappa preferita dei giovani. Un inizio serata perfetto, ci incontriamo e ci organizziamo per la cena, o semplicemente si beve qualcosa prima di tornare a casa, una degna conclusione della giornata.


Per i più raffinati e per i palati più esigenti, c’è, un posto più recente ma che ha già conquistato i cuori di tutti, l’inconfondibile Zolfo, che prende il nome dal suo proprietario. Un posto elegante, sempre alla ricerca dei migliori prodotti di alta qualità, offre solo il meglio alla propria clientela, si respira una sensazione di casa, di calore e di amicizia.
Una vinatteria che accompagna l’aperitivo con sfiziosi e sempre diversi piatti da gustare e rigustare, dal Patanegra, al salmone dell’Alaska, all’inimitabile focaccia ripiena fatta sul momento.
Per il dopo cena, consiglio uno chartreuse, un ottimo Moscow Mule o qualsiasi altra cosa ti venga consigliato merita sicuramente.


D’altronde, come cita il mitico Charles Bukowski, “se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare; e se non succede niente si beve per far succedere qualcosa”.

Questi sono solamente due dei tanti locali pescaresi, buona serata e buon divertimento a tutti! Sempre spettinati ovviamente!! :)


25 nov 2015

Valà: sentirsi a casa in pieno centro a Milano

  
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Cari viaggitori spettinati oggi vi parliamo di un delizioso ristorante in zona Sant’Agostino a Milano.


Appena entrati l’atmosfera che ci accoglie è intima e cordiale, pochi tavoli e un caldo arredamento che ci proiettano in una tranquilla sala da pranzo di casa. Nato nel 2013 dalla passione di Valentina e Laura per la buona cucina è apre ogni mattina alle 11 offrendo il servizio bar ma le sue specialità sono il pranzo e la cena. La cucina è creativa, ricercata e delicata, risente degli influssi siciliani di Laura come ade sempio per gli Gnocchi di patate con vongole,salsa di zucchine e muddica, e riesce ad accontentare addirittura anche i palati i vegani.  Il menu cambia in base alla stagioni in questo perido ad esempio troviamo alcuni piatti a base di zucca come le trofie con zucca e nocciole  la vellutata o la cheesecake di zucca e tofu con pomodori confit.  Ogni giorno comunque è possibile provare un buonissimo primo o un secondo scegliendo fra carne, pesce e alimenti vegetariani o vegani. Inoltre vi consigliamo le impedibili crescentine, senza strutto e senza lattosio, fatte a mano da loro. Potete farcile in numerosissimi modi, la mia preferita? Quella farcita con Mousse di mortadella, pistacchi e scorza di limone. E da bere? Non preoccupatevi hanno la selezione di vini è molto buona e soprattutto ricercata, dà infatti spazio alle piccole cantine. In alternativa trovate anche birre artigianali. Non potete infine non  completare il vostro pasto con una fetta delle torte fatte ogni giorno da Valentina.
Se vi è venuta fame, viaggiatori spettinati che vivete o vi trovate a Milano correte a provare il ristorante Valà. Il rapporto qualità- prezzo è ottimo (primi da 5,70€, secondi da 8,50€, crescentine da 4,50€) quindi vi consigliamo vivamente di prenotare!

Valà
Bar e Cucina
Via Daniele Crespi, 14 (angolo Cesare da Sesto)
Aperto da lun  a dom dalle 11 alle 24
Telefono 02 9163 6095


https://www.facebook.com/valabancoecucina










23 nov 2015

SALENTO: Lu sule, lu mare....ma soprattutto "LU JENTU"

  
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Se siete pronti nel vostro viaggio a farvi spettinare questa volta nel senso letterale che la parola si porta dietro questo è l’articolo giusto per voi. 
Il Salento da sempre è sole, è mare ma è anche tanto VENTO. Se cercate la classica escursione in barca googlate “Salento barca” e potrete fare ciò che fanno tutti. Per fare ciò che pochi ancora fanno recatevi invece a Torre Mozza tra il Balelido e il Lido Pineta nel Parco Regionale Litorale di Ugento.
Dimenticatevi il classico lido affollato. Si tratta di un luogo in cui svolgere in totale libertà e senza il problema dell’affollamento dei bagnanti delle attività sportive e alternative legate al vento.
Kitesurf, windsurf, Stand Up Puddle (SUP), Wake board (una sorta di sci nautico con una tavola tipo snowboard ma tirata da un’imbarcazione a motore, l’alternativa al kite per i giorni senza vento) sono le attività di cui vi sto parlando. Come potete ben immaginare c’è tutto un lifestyle legato a queste discipline. Non parliamo infatti solo di sport ma oltre naturalmente ai corsi e alle lezioni c’è ad esempio il “Big Wednesday”, una serata social con buffet, per stare insieme e per fare comunità. In spiaggia, allo spot, ogni domenica è immancabile la serate-aperitivo; e un’altra attività da non perdere è il Full Moon Party, che riprende la tradizione surfistica diffusa in tutto il mondo di celebrare la luna piena con attività legate alla cultura sportiva dei “wind addicted”. Durante l’ ultimo Full Moon Party sono state messe delle luci a led sotto le tavole da SUP, un’esperienza davvero suggestiva e che a mio avviso spettina assai. 
Sfato un luogo comune che farà la differenza: potete farvi spettinare tutto l’anno perché le attività sono sempre attive. L’estate è ovviamente il periodo di maggiore affluenza ma in Salento ci sono due stagioni del vento ed entrambe creano condizioni perfette per attività di questo genere. 


22 nov 2015

Sapore di Mare: sale, cuore e amore a tavola a Margherita

  
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Il mare diventa sapore nel momento in cui ne possiamo assaporare il gusto a tavola.

Immaginate un tavolo con vista mare, la tradizione, l’entusiasmo del servizio familiare e la suggestione di piatti fatti di passione. Sommando questi fattori troverete tracciata la via che porta a Margherita di Savoia, nota località pugliese che tra saline e sole si mostra nel ristorante Canneto Beach che da 55 anni continua a servire colore e calore ai propri clienti.
Piatti di mare artisticamente presentati si offrono al nostro palato tentando stomaco e anima in un mix di veraci primizie della tradizione.
La forza di questo elegante posto del gusto non è solo nel cibo ma anche nell’amore con cui ogni singolo piatto viene spiegato e servito. Insomma un’esperienza emozionale completa per un posto vero, buono e intinto di mare.

Provatelo e mi direte.

Essere il viaggio

  
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Prima di partire per un viaggio bisogna aver chiara la meta.
Probabilmente questa massima andrà bene per chi davanti allo specchio passa ore a pettinarsi con lacca e gel in quantità industriale, per chi ha bisogno di pianificare ogni singolo spostamento e ogni dettaglio sulla mappa. A noi questo viaggio non piace, lo preferiamo un po’ più scombinato nella forma e nella sostanza. Cominciamo a svuotare la mente e a tracciare una direzione fatta di istinto, lo stesso che lungo la strada ci fa godere il percorso senza pensare al traguardo. Viaggiare significa essere la “pelle” della strada che si sta percorrendo, con una valigia fatta di curiosità e cuore. Dobbiamo sentire il vento del viaggio, assaporando un cibo fatto di esperienze nuove e posti veri, un po’ nascosti magari ma comunque pieni di quella imprevedibilità e fuori dagli schemi. Siamo viaggiatori solo se riusciamo a identificarci con il singolo momento vissuto lungo il tragitto. Prima della destinazione dobbiam riscoprire tutto ciò che ancora non sappiamo di noi. Il viaggio è questo: riscoperta. Il vero luogo da esplorare è il nostro spirito libero, quello che non bada al look dei capelli ma ci spettina la vita con emozione e ritmo.

Prima di partire per un viaggio non pensiamo al “dove” ma al “chi” che abbiamo bisogno di riscoprire per non avere né andata né ritorno ma semplicemente un nuovo pezzo di mondo che ci attraversa dentro.

15 nov 2015

A spasso per Brera

  
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Brera, con quella sua aria da artista, è la zona più cultural chic di Milano nonché uno dei quartieri più antichi.
Qui ha sede la prestigiosa Accademia di belle Arti di Brera, una delle scuole più antiche d’Italia ed emblema di storia e personaggi che hanno fatto la storia del nostro paese. Cultura e buona cucina, da queste parti non mancano. E se dopo cena la notte è ancora lunga c’è il The Club, perché va bene l’approccio artistico e culturale, ma mai rinunciare a divertirsi!
Di seguito tre locali da non perdere.

L’Osteria dei Poeti. È discreta, con una sola vetrina che si affaccia su Corso Garibaldi. L’atmosfera è quella di casa, con una cucina tipica mediterranea che esalta le varie eccellenze regionali. Le torte sono deliziose, fatte in casa, come il pane. Se vi piace la carne, consigliamo la bistecca su due piatti: il filetto viene lavorato e tritato al momento, la tartare si lascia due minuti sul vapore prima di essere servita con limone e grana. La cantina propone oltre 180 etichette diverse da tutta Italia.

Un altro locale interessante è Temakinho, ristorante giappo-brasiliano che deve il suo successo indiscusso alla proposta decisamente alternativa. Non si tratta del solito sushi, qui ne troverete una versione condita con sapori e colori del Brasile. Inoltre l’offerta di cocktail è molto varia, caratterizzata da sapori esotici e non convenzionali.



Il Fiorario Bianchi è un vero e proprio fioraio che svolge anche funzione di bar. Di sera, inoltre, il locale si trasforma in un ristorante con una cucina raffinata ed elegante. Si cena in un ambiente delizioso dove, complici i fiori che non mancano mai, l'atmosfera si fa romantica in un batter d'occhio.

10 nov 2015

Lasciati spettinare dall’arrosticino

  
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L’Abruzzo è una regione ricca di tesori preziosi nella sua storia e nella sua natura.
Ogni angolo è uno scenario intatto nella sua forza del tempo.

Quando si parla di cibo associato alle terre abruzzesi sorge spontaneo esclamare: “ah li rrustell!” chiamati anche rustelle, arrustelle o semplicemente arrosticini. Una prelibatezza nostrana che ha conquistato e fatto innamorare tutta l’Italia.
La tradizione vuole che siano spiedini di carne di pecora ma oggi ne esistono altre varianti quali di fegato, carne ovina e di pollo.
La preparazione consiste nel tagliare la carne in tocchetti di dimensioni molto ridotte ed infilarla in spiedini (in alcune zone detti “li cippe”). Gli arrosticini sono poi cotti alla brace, normalmente utilizzando un braciere dalla caratteristica forma allungata a canalina definito, in base al dialetto della zona, “u fucon”, “fornacella” o “furnacella”. Badate bene, diffidate delle imitazioni.
Salati e mangiati caldissimi, accompagnati da bruschette, pane casereccio tostato con buon olio extra vergine d’oliva (pane ‘onde) ed ovviamente vino rosso della casa con gassosa o un buon Montepulciano d’Abruzzo e sono a dir poco fantastici.



A Pescara, nonostante essere una città di mare, potete trovare buonissimi rustell in un posticino diventato cult, il Signore delle Pecore, mai nome fu più indicato!
Un laboratorio artigianale ed un ristorante nel centro città indicato anche per spedizioni e consegne  a domicilio ordinate direttamente e comodamente online. Vi lascio con un loro video:


E se l’appetito vien mangiando, andrete via dall’Abruzzo con qualche chilo in più ma certamente spettinati e con il palato in estesi per piatti tradizionali, ricchi e gustosi: le virtù, scrippelle in brodo, cannelloni, pasta alla pecorara, timballo, agnello cac’ e ove, pecora alla calcara e per concludere in bellezza con parrozzo, cagionetti e mostaccioli. 
Se volete divertirvi vi consiglio di guardare la puntata di “unti e bisunti” il programma del particolare chef Rubio dedicata a questa incredibile terra:


Ma tranquilli, non vi lascio con l’acquolina in bocca, né con i capelli in ordine, continuando a parlare di Pescara devo obbligatoriamente spostarmi dalla montagna per scendere a valle arrivando, come tappa obbligatoria, sul trabocco ovvero “lu travoc”, una palafitta sul mare, un panorama unico che ha ispirato poeti e artisti.
Anticamente utilizzato dai pescatori ed amanti del mare che si avvicendavano per riportare la conquista del giorno e per poi riporvi tutti i propri arnesi. Oggi alcuni sono stati presi in gestione, lasciando intatta la struttura originaria, per far sorgere un ristorante in modo tale che tutti possano assaporare l’emozione di mangiare pesce fresco, cucinato in maniera molto semplice direttamente dal pescatore ed il tutto gustato letteralmente sul mare. Proprio il caso di dire Km 0 ma sapore infinito!! 
Ve ne proporrei due tra i più famosi del litorale: Trabocco Punta Cavalluccio e Trabocco Valle Grotte.